Un serio piano di disinfestazione deve tenere conto di alcuni punti:
- l’esatta ubicazione dei luoghi di ovodeposizione (sempre legati all’acqua);
- l’individuazione delle specie e i relativi cicli biologici;
- la programmazione degli interventi (larvicidi, adulticidi e contro le forme svernanti) e di conseguenza la scelta dei formulati da impiegare.
Una mancata o imprecisa individuazione dei focolai riproduttivi porta spesso al fallimento degli interventi di disinfestazione: un pneumatico abbandonato o un fusto pieno d’acqua, un tombino difettoso, e perfino un portafiori del cimitero sono più che sufficienti a consentire lo sviluppo di migliaia di larve.
Il primo intervento deve essere quindi l’eliminazione di tutti questi focolai anomali di sviluppo, da effettuarsi anche istruendo e sensibilizzando la popolazione, al fine di ottenere la collaborazione.
Per garantire una protezione completa delle aree, bisogna cercare di prevenire il “problema zanzare”. Consigliamo, prima di tutto, una buona prevenzione, per diminuire e, ove possibile, eliminare i punti critici di infestazioni di zanzare. In secondo luogo sarà necessaria una vera e propria disinfestazione.
Il controllo deve avvenire in due fasi distinte, che richiedono mezzi e tempi di lotta diversi: la lotta larvicida e quella adulticida.
Entrambe le fasi si prefiggono lo scopo di ridurre il numero degli adulti, sia per ridurre il fastidio che recano, sia per controllare il perpetuarsi dell’infestazione; normalmente si inizia in primavera con una lotta larvicida a carattere preventivo, da ripetere ad intervalli regolari, unitamente alla quale all’occorrenza, si fa seguire la lotta adulticida.
Lotta larvicida
Può essere effettuata con prodotti biologici o con prodotti chimici. La lotta larvicida biologica presenta il vantaggio, rispetto a quella chimica, di non inquinare, e di non colpire le specie “non target”.
Il mezzo di lotta biologica più usato è il Bacillus thuringiensis israelensis (BIOLARKIM 14), che reagisce esclusivamente sulle larve di Culicidi, Simulidi e Chironomidi. BIOLARKIM 14 non altera gli equilibri della flora e della fauna acquatica e non è tossico per: l’uomo, pesci, anfibi, rettili, volatili e mammiferi.
La lotta larvicida chimica si può avvalere di prodotti con caratteristiche diverse: ABAKIM e MALAKIM GRANULI. ABAKIM è caratterizzato da una buona stabilità con una durata di 3-4 mesi in acque ferme e di 2-3 settimane in acque mosse, e con caratteristiche tossicologiche che lo rendono tra i fosforganici più sicuri. Il Naled, grazie alla sua proprietà abbattente, rende l’azione dell’ABAKIM più completa, permettendo di combattere tutti gli stadi presenti al momento in acqua, comprese le zanzare neo-sfarfallate; successivamente il Themefos combatte gli stadi larvali di uova deposte in un secondo tempo.
Lotta adulticida
I metodi di lotta chimica si avvalgono di un buon numero di insetticidi, per poter soddisfare al meglio tutte le tipologie e i relativi problemi. In ogni caso sono consigliabili esclusivamente trattamenti abbattenti, possibilmente effettuati con insetticidi a bassa tossicità.
PIROV e TETRABIOL sono insetticidi piretroidi caratterizzati da bassissima tossicità, da un notevole potere abbattente e da un potere residuale https:\/\/www.axildisinfestazionimilano.ito. Sono indicati per la santificazione di zone o ambienti dove la ricerca di una bassa tossicità va spinta al massimo. TETRABIOL è stato studiato per l’uso con U.L.V.
Per quanto riguarda le attrezzature, queste sono le consuete a disposizione del disinfestatore professionista: atomizzatori, termonebbiogeni, nebulizzatori U.L.V., ecc..
Un’ultima considerazione può essere fatta per le zanzare svernanti nelle abitazioni; spesso queste trovano habitat favorevole per la continuazione del loro ciclo vitale in tutti quei posti dove è presente acqua tiepida. E’ bene perciò cercare di eliminare i focolai di sviluppo e qualora si debba intervenire, si può operare con gli insetticidi sotto elencati ed uno spruzzatore o nebulizzatore B&G ad ultra basso volume (U.L.V.).